Sulla tragica fine della bimba inglese di soli 8 mesi decretata dal giudice britannico si registrano le prime reazioni di Pro Vita & Famiglia onlus, tramite il suo portavoce Jacopo Coghe. «E’ una sconfitta per l’umanità, per la medicina, per la scienza e per la civiltà occidentale. – dice Coghe – La decisione è stata presa sulla base di parametri di dignità della vita totalmente eutanasici che ci fanno ripiombare nei periodi più bui della nostra storia recente.» LEGGI L’ARTICOLO: Indi. Pro Vita & Famiglia: «Distacco supporti sconfitta per umanità e scienza. Ora accordo bilaterale Italia-UK»
Anche Comunione e Liberazione si dichiara vicina a lei e alla sua famiglia e sostiene le richieste dei genitori della bimba, anche alla luce della possibilità del trasferimento in Italia. Davide Prosperi, Presidente della Fraternità di C.L. ha proposto un giudizio su quanto è accaduto, con domande profonde e radicali. «Andando al fondo della questione: perché Dio permette il dolore innocente?- scrive Prosperi – Credo che solo lasciandosi ferire dall’aculeo di questa domanda si possa guardare ciò che sta accadendo a Indi e ai suoi genitori con speranza, e si possa essere al loro fianco senza lasciarsi sovrastare dalla sofferenza, dalla fatica, dall’incomprensione del mondo, “l’inferno” di cui ha parlato il padre di Indi uscendo dal tribunale». LEGGI L’ARTICOLO.