DAL MYANMAR/ “Inutile lottare, io non sopravviverò a questa nuova prigione”

La repressione e la limitazione delle libertà da parte del regime militare ha provocato nel popolo birmano la perdita di ogni voglia di vivere.

“Sono davanti a un paese che non sa cosa fare se non rassegnarsi. Non ha più neanche la forza di piangere. Se è vero – e mai, come ora qui, è stato più vero – che il pericolo più grande per l’uomo non sono le guerre e le malattie ma la perdita del gusto di vivere, pongo la domanda: come ridare speranza a questo popolo?”

Così si conclude la drammatica testimonianza dal vivo riportata dal quotidiano on line “Il sussidiario.net”. I mass media non ne parlano più ….

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