I nostri figli, vittime di genitori che non ce la fanno a vederli piangere … non hanno bisogno di raccomandazioni, ma di presenze cariche di proposta.

“Ma che solitudine vivono i ragazzi. Hanno paura di mostrare le proprie debolezze, i propri bisogni, le proprie angosce a dei compagni che magari reputano amici. Anzi, proprio il fatto di temere di essere compatiti e quindi isolati li porta a manifestare solo la parte sorridente e divertente o comunque condivisibile della loro vita, così come fanno sui social e nelle relazioni normali in classe o al sabato sera. Che solitudine e nello stesso tempo che bisogno di compagnia esprimono.”

Tutto parte da chi ha vissuto la guerra e la fame nei primi anni durante la ricostruzione: sono costoro quelli che hanno fatto in modo che i figli non soffrissero, che la vita gli risultasse più facile e meno accidentata. Hanno certamente trasmesso a chi è venuto dopo il senso dell’impegno e del sacrificio, ma non quello della “conquista”, della necessità di rientrare in possesso della ricchezza che ci viene trasmessa. Il ’68 ha illuso tutti che per vivere bastasse pertanto una ferma volontà e una completa libertà: in questo contesto si è esaurita la capacità di stare di fronte alla sproporzione che è insita nella realtà tra ciò che c’è e ciò che si desidera.  ….

… Negli ultimi anni questa paralisi di fronte al dolore ha prodotto una ricerca sempre più morbosa del piacere e della soddisfazione, inibendo l’attitudine fondamentale dell’uomo a progredire che emerge nell’ora del fallimento e della sconfitta.  …… 

Nel mare della solitudine è solo una compagnia che può ridonare speranza. Un’amicizia finalmente umana in cui ritrovare tutte le dimensioni di sé, e riaprire l’esistenza ad una promessa che strappi dal vuoto e che possa stupire …… con Qualcosa di veramente nuovo.” 

DUE ARTICOLI DA “IL SUSSIDIARIO.NET

TAMARO, GIOVANI FRAGILI E SOLI/ Colpa di noi adulti, ecco dove abbiamo sbagliato  

SCUOLA/ Tamaro e giovani vuoti, un desiderio di pienezza che deve interrogare i prof 

 

I nostri figli, vittime di genitori che non ce la fanno a vederli piangere … non hanno bisogno di raccomandazioni, ma di presenze cariche di proposta.ultima modifica: 2019-10-22T20:48:46+02:00da maurozuccari
Reposta per primo quest’articolo