La prima vittima delle guerre è la verità; la Libia non fa eccezione alla regola. Si parla delle atrocità commesse dai mercenari di Gheddafi, non di quelle di cui si macchiano i ribelli. Solo su Internet si trova un po’ di informazione alternativa. Qualche esempio. Il 16 giugno è apparsa sul quotidiano on – line www.ilsussidiario.net un’intervista a Tiziana Gamannossi, imprenditrice italiana che vive a Tripoli: “… i mass media hanno falsificato le notizie per giustificare la guerra contro Gheddafi – dice – La madre di tutte le bugie … l’aviazione libica avrebbe sganciato bombe sui manifestanti: noi siamo riusciti a provare che questo non è mai avvenuto…. i ribelli hanno violentato e ucciso molte donne libiche. … nella piazza principale di Bengasi … dopo avere catturato un soldato nemico e averlo ucciso agganciandolo a una fune, lo hanno fatto a pezzi a colpi di accetta.” Gamannossi ha fondato una “Commissione per l’accertamento dei fatti”. Sulla libertà di espressione, dice: “Io sono in contatto con molte donne libiche…. le loro famiglie a Bengasi non possono dire di essere a favore di Gheddafi, altrimenti finiscono per essere linciate dai ribelli…. A Tripoli, mi hanno chiesto … la mia testimonianza in tv. Non mi hanno chiesto prima che cosa volessi dire, ma mi hanno mandata in onda in diretta; … a Pasqua … a Firenze, una tv italiana …. mi ha intervistata, e siccome non seguiva la linea del governo italiano, ha deciso di non mandarla in onda.” Alla pagina http://dadietroilsipario.blogspot.com/2011/03/… si legge tra l’altro: “… tratto da “Against The Empire” traduzione di Gianluca Freda, 26 Marzo 2011: Da quando le forze di opposizione dei ribelli libici hanno ripreso il controllo delle città, sono emersi rapporti riguardanti torture, violenze razziali e repressioni.”…. “I giovanotti armati al posto di blocco …. Puntano un coltello alla gola dell’autista prima di trascinare tre uomini e una donna fuori dalla macchina, strattonandoli per la strada fino ad una vicina moschea per un brutale giro di interrogazioni… I capi dei ribelli ammettono che dozzine di sostenitori di Gheddafi sono stati arrestati e uccisi…. Molti residenti hanno adesso troppa paura ad uscire in macchina la sera … temendo di essere malmenati o peggio in uno dei checkpoint ….”
Testimonianze scomode dalla Libia. Un mio articolo apparso su “La Prealpina” del 29 luglio 2011 (pag. 35)
Testimonianze scomode dalla Libia. Un mio articolo apparso su “La Prealpina” del 29 luglio 2011 (pag. 35)ultima modifica: 2011-08-02T19:35:41+02:00da
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