Le condizioni disumane dei detenuti nelle carceri cinesi che fabbricano gli abiti per H&M e altri marchi. Laogai Research Foundation Italia ONLUS

Un investigatore britannico che ha trascorso quasi due anni in una prigione cinese ha svelato cosa accade ai detenuti che per guadagnare un po’ di denaro sono costretti a lavorare per i grandi marchi internazionali.

Peter Humphrey, un investigatore privato britannico che lavorava per conto di aziende internazionali, ha trascorso quasi due anni in una prigione cinese, quella di Qingpu, situata nella periferia di Shanghai, e ha documentato il suo calvario in un resoconto redatto per il Financial Times.

Le sue rivelazioni si concentrano soprattutto sulle condizioni cupe e disumane che ha dovuto sopportare per diversi mesi dal 2014 al 2015, ma rivelano inoltre dettagli allarmanti su alcune aziende internazionali che fabbricano i loro prodotti in Cina.

Secondo quanto raccontato da Humphrey, in quella prigione della periferia di Shanghaisi porta avanti un vero e proprio business: i detenuti confezionano abiti per i giganti dell’abbigliamento come H&M e C&A. 

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Le condizioni disumane dei detenuti nelle carceri cinesi che fabbricano gli abiti per H&M e altri marchi. Laogai Research Foundation Italia ONLUSultima modifica: 2018-02-25T11:37:32+01:00da maurozuccari
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