5 FEBBRAIO 1917/ Queretaro, quando la Costituzione è contro Dio

La persecuzione dei Cristiani in Messico, un secolo fa, da parte di una élite rivoluzionaria sostenuta dagli U.S.A.; una pagina di storia trascurata, quando non censurata. Il film “Cristiada” che descrive la violenza di quel regime e la rivolta di un popolo cattolico contro la dittatura rivoluzionaria è stato semplicemente rifiutato, boicottato, dalle sale cinematografiche italiane.

Un articolo su “IlSussidiario.net” spiega un po’ di fatti e antefatti di quella persecuzione.

Alcune “perle” della costituzione rivoluzionaria:

“L’insegnamento è libero; però quello impartito negli istituti ufficiali di educazione sarà laico, come pure sarà laico l’insegnamento primario elementare e superiore che si impartisce negli istituti privati; nessuna comunità religiosa e nessun ministro di qualsiasi culto può istituire e dirigere una scuola di istruzione primaria”

Il regolamento del ministero della Pubblica Istruzione prescriveva che, tanto nel nome della scuola quanto nell’abbigliamento degli insegnanti, negli arredi, nei mobili, nei quadri, nelle espressioni, nei gesti dei maestri o degli allievi non vi fosse il minimo riferimenti a Dio. Questa proibizione inoltre si estendeva anche alle abitazioni private degli insegnanti.

“L’esistenza di qualsiasi ordine e congregazione religiosa resta proibito” (art, 5); “ogni culto è proibito fuori delle chiese, e nelle chiese il culto è proibito fuori delle chiese, e nelle chiese il culto sarà sempre sottomesso all’ispezione dell’autorità civile (art. ); “le chiese sono proprietà dello Stato. Tutte le associazioni religiose sono incapaci di acquistare, possedere o amministrare beni immobili” (art. 27) 

“Le pubblicazioni periodiche di carattere confessionale, tanto per il programma che per il titolo, o semplicemente per la loro tendenza abituale, non potranno commentare le attività politiche nazionali, nè informare sopra gli atti delle autorità del paese nè dare notizie quando abbiano relazione diretta con il funzionamento delle istituzioni pubbliche”.

I cattolici messicani, ovvero il 95 per cento della popolazione, si ritrovarono a far parte così di una Chiesa priva di personalità giuridica, imbavagliati e defraudati persino della facoltà di muovere critiche e di fare opposizione. Il governo chiedeva sottomissione e ubbidienza assoluta, e una applicazione rigorosa della legge.

Il colonnello Adalberto Tejeda, ministro dell’Interno, autorizzò i suoi collaboratori a fare osservare con il massimo scrupolo le leggi costituzionali, utilizzando non solo le forze di polizia, ma anche l’esercito. L’esecuzione di queste direttive non tardò ad avere luogo: undici tra arcivescovi e vescovi vennero esiliati. Centinaia di religiosi e di sacerdoti vennero cacciati e duemila scuole cattoliche vennero chiuse. Il governo poliziesco andò persino oltre le indicazioni costituzionali, facendo ampio uso dell’arresto, della detenzione, della violenza contro sacerdoti e laici.

I seminari venivano svuotati con la forza e gli studenti caricati su camion e deportati. Era l’inizio della persecuzione che ebbe anni dopo portato alla Cristiada.

Leggi l’articolo completo: http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2017/2/5/5-FEBBRAIO-1917-Queretaro-quando-la-Costituzione-e-contro-Dio/746526/

5 FEBBRAIO 1917/ Queretaro, quando la Costituzione è contro Dioultima modifica: 2017-02-05T12:12:18+01:00da maurozuccari
Reposta per primo quest’articolo